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La Expositio paraenetica in Regulam Carmelitanam, di cui viene qui presentata la prima traduzione italiana, è un trattato del beato Jean Soreth (1394-1471), «priore generale dei fratelli e delle sorelle della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo» – com’egli stesso si definiva. Egli fu alla guida dell’Ordine per venti anni (1451-1471) e, da uomo di notevole statura spirituale, spese la maggior parte del tempo per favorire e consolidare il benessere e la salute spirituale dei confratelli e delle consorelle.
Questo testo, come suggerisce il titolo, è un commentario alla Regola del Carmelo in forma esortativa: essa si situa nel contesto tardo-medievale di una riforma dell’Ordine, che in qualche modo ha dato un’impronta all’identità dei carmelitani nella prima modernità. E Jean Soreth fu una persona capace di iniziare un processo di riforma: si prodigò per individuare persone sensibili a incarnare il modello di vita carmelitana proposto dalla Regola e disponibili a mettersi in gioco.
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Il processo di trasformazione della persona può avvenire secondo varie modalità, attraverso la scoperta della propria forza o del proprio imprevisto fallimento o tramite l’esperienza della propria peccaminosità. La chiamata al Carmelo
è un viaggio di “fede pura, spoglia, oscura” e i carmelitani come persone di fede rispondono a queste esperienze e le integrano nella vita adulta, descrivendole sia come sviluppo naturale sia come un sorprendente evento di grazia. Perciò
l’attenzione al proprio sviluppo umano lungo il percorso della vita come carmelitano è un elemento fondamentale della formazione permanente nel Carmelo. La crescita religiosa e la trasformazione vengono viste in termini di tappe di maturazione del carmelitano circa:
– l’identità come persona e come chiamato a vivere la vita
in “ossequio di Gesù Cristo”, progredendo nella dimensione
contemplativa della vita;
– la capacità di amare e donarsi nel contesto della vita comunitaria;
– la capacità di una responsabile cura pastorale, espressa
nel “servizio in mezzo al popolo”.(RICV 10)
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Viviana Giglia, T.O.Carm., nata a Licata (Agrigento) il 3 aprile 1983, ha conseguito nel 2007 la Laurea come Educatore Professionale all’Università di Palermo. Impegnata nel sociale, in particolare per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, si è dedicata all’animazione del volontariato e al giornalismo locale in prospettiva di cittadinanza attiva. Nel 2014 ha ottenuto il secondo posto del premio letterario nazionale per racconti brevi “Un premio alla tua storia”, con il testo “Un legame profondo, inaspettato”. Il 14 luglio 2016 ha emesso la Professione nel Terz’Ordine Carmelitano. Nel 2019 ha pubblicato nella presente Collana per le Edizioni Carmelitane, l’autobiografia “Nata due volte”. È attualmente impegnata nell’ambito formativo del Terz’Ordine della Provincia Italiana dei Carmelitani.
Roberto Toni, O.Carm., nato a Modena il 24 novembre 1967, ha emesso la Professione nell’Ordine Carmelitano il 1° ottobre 1987 ed è stato ordinato presbitero il 1° maggio 1993. Ha conseguito la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma nel 1995. Ha vissuto nelle comunità carmelitane di Palermo, Roma e Bologna dove ha cercato di unire pastorale, studio ed alcune esperienze di docenza. È membro del gruppo di redazione di Horeb, rivista di spiritualità del Carmelo italiano, e coordina l’iniziativa della Lectio Divina in Santa Maria in Traspontina (Roma). Al momento è Priore provinciale della Provincia Italiana dei Carmelitani.
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Un uomo come noi, un sacerdote come tanti che, nella sua ordinarietà, ha una grande storia da raccontare…
Ci auguriamo che queste pagine siano incentivo a riscoprire il tesoro nascosto nella vita di Don Benedetto Baldi, alla cui intercessione ci affidiamo, per continuare fiduciosi il cammino verso un futuro della storia, che seppur travagliata, è sempre guidata dall’amore provvidente di Dio. -
Nel saggio che segue, in collaborazione con il carmelitano scalzo P. Emmanuel Ndebe de la Grace, P. Nazareno Mauri si prefigge di esaminare proprio questo importante aspetto dell’esperienza spirituale della carmelitana di Lisieux, cercando di cogliere gli elementi essenziali della sua “Lettura Orante” della Sacra Scrittura. In particolare, gli autori pongono in evidenza il sostrato biblico degli assi portanti della sua dottrina spirituale, quali ad esempio la scoperta della “piccola via”, della sua “vocazione” all’interno della Chiesa, corpo mistico di Cristo, la sua devozione al Santo Volto, nonché alcune sue intuizione esegetiche. Ci sembra importante sottolineare come la Scrittura illumini Teresa non solo in occasione delle “grandi intuizioni” della sua vita spirituale, ma anche nella quotidianità più ordinaria.
Indice:
Presentazione – G. Molinari
Introduzione
1. Le fonti bibliche di cui Teresa disponeva
1.1 La partecipazione alla Santa Liturgia..
1.2 L’educazione religiosa nella famiglia Martin
1.3 Le letture spirituali personali della Santa
1.4 Al Carmelo
2. Testimonianze dei Libri dell’Antico e del Nuovo Testamento
2.1. Antico Testamento
2.1.1 I Salmi
2.1.2 I Libri Sapienziali
1. Il Cantico dei Cantici
2. Giobbe e Qoelet
2.1.3 Il “Servo del Signore”
(Is 52,13 – 53,12)
2.1.4 I Testi biblici
dell’ “Infanzia Spirituale”
2.2. Nuovo Testamento
2.2.1 I Vangeli
2.2.2 Come S. Teresa di G.B. legge San Paolo
2.2.2.1. La missione di Santa Teresa nella Chiesa secondo 1Cor 12-13
3. Intuizioni esegetiche di Santa Teresa di Gesù Bambino
3.1. Tentativo di concordanza dei racconti della Risurrezione di Gesù
3.2. Il senso di Sal 118/119,112
3.3. La “Giustizia di Dio” secondo San Paolo e secondo Santa Teresa di Gesù Bambino
Conclusione
Appendice -
Carlos Mesters (1931) è un carmelitano, olandese di origine, ma che vive in Brasile dall’età di 16 anni. Ha studiato in Brasile, a Roma (Angelicum e Biblicum) e a Gerusalemme (école Biblique), conseguendo il dottorato in teologia biblica. Dal 1973 al 2010 ha lavorato intensamente nell’équipe teologica delle Comunità ecclesiali di Base (CEBs) e in tutta l’America latina, introducendo il popolo ad una nuova appropriazione della Parola di Dio attraverso i “circoli biblici” e la “lettura popolare” e fondando il Centro ecumenico di studi biblici (CEBI). Vive attualmente a Unaì (MG).
Questo libro è una primizia assoluta per la spiritualità carmelitana. Di Eliseo profeta finora non esiste una proposta di lettura di tutti i brani biblici che ne parlano, sviluppata secondo il metodo della lectio divina e dei suoi 4 passi (lectio, meditatio, oratio, contemplatio). In venti meditazioni e con l’aggiunta di due preziose appendici (sui figli dei profeti e sulla funzione dei profeti in Israele) la figura biblica del profeta Eliseo viene interpretata in tutta la sua grandezza e originale risorsa ispirativa, come uomo di Dio in mezzo al popolo, specie a beneficio delle persone più fragili e marginali.
indice:
Prefazione, di B. Secondin
Introduzione generale
1. Il profeta Eliseo nella Bibbia e nell’Ordine
2. Il metodo della quattro tappe della Lectio divina
3. Le 20 meditazioni che faremo1. ELIA CHIAMA ELISEO A SEGUIRLO (1Re 19,15-21)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata2. ELISEO CONFERMATO SUCCESSORE DI ELIA (2Re 2,1-13)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata3. IL MANTELLO DI ELIA (2Re 2,12B-18)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata4. UN MIRACOLO E UN GESTO PROFETICO (2Re 2,19-25)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata5. CONSIGLIERE DEI RE (2Re 3,9-27)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata6. L’AIUTO A UNA POVERA VEDOVA (2Re 4,1-7)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata7. AMICIZIA E OSPITALITÀ DELLA SUNAMMITA (2Re 4,8-17)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata8. LA LOTTA CONTRO LA MORTE DEL FIGLIO (2Re 4,18-37)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata9. DUE MIRACOLI PER LA FRATERNITÀ (2Re 4,38-44)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata10. NAAMÀN, IL SIRO, GUARITO DALLA LEBBRA (2Re 5,1-19)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata11. MENZOGNA E CASTIGO DI GIEZI (2Re 5,19-27)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata12. I FIORETTI DEI FIGLI DEI PROFETI (2Re 6,1-7)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata13. ELISEO COINVOLTO NELLA POLITICA (2Re 6,8-23)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata14. LA DISUMANIZZAZIONE DELLA GUERRA (2Re 6,24-7,2)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata15. RIAPPARE LA SUNAMMITA (2Re 8,1-6)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata16. ELISEO INCONTRA BEN-ADAD E CAZAÈL (2Re 8,7-15)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata17. UN DISCEPOLO DI ELISEO UNGE RE IEU (2Re 9,1-13)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata18. MALATTIA E MORTE DI ELISEO (2Re 13,14-21)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata19. DUE RICORDI DA LONTANO (Sir 48,11-12 e Lc 4,24-30)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregata20. CON AMORE ETERNO TI HO AMATO (Ger 31,1-6 e Is 49,13-16)
1. Parola ascoltata
2. Parola meditata
3. Parola vissuta
4. Parola pregataAppendice I.
I FIGLI DEI PROPFETI. Animatori della fede del popolo
1. Cosa facevano?
2. I principali “santuari”
3. Al servizio del popolo
4. Molteplici attività
5. Significato per oggiAppendice II.
LA VOCAZIONE DEI PROFETI. Rivelare il volto del Dio vivo
1. Ci sono profeti e profeti
2. Tre livelli di azione dei profeti -
La figura dell’Apostolo Paolo, la sua statura morale e spirituale s’impone all’ammirazione dei credenti e dei non credenti per il modo con cui egli ha diffuso il Vangelo tra i Giudei e soprattutto tra i Pagani; per il modo con cui ha saputo tradurre il messaggio cristiano nella dominante cultura greco-romana e nel pensiero ellenistico. San Paolo ha contribuito in modo straordinario alla predicazione del Vangelo ai Pagani e alla salvaguardia della libertà cristiana, insidiata dalla pretesa dei Giudeo-Cristiani d’imporre la Legge mosaica, specie la circoncisione, ai nuovi Cristiani convertiti dal Paganesimo.
Ma Paolo è anche un maestro e un modello. Si propone lui stesso come modello; non per orgoglio, bensì per sostenere la fedeltà dei suoi cristiani a Cristo e al Vangelo: «Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi» (Fil 3,17). Infatti, subito dopo, con molta sofferenza, «con le lacrime agli occhi» (3,18), parla di quelli che si comportano «da nemici della croce di Cristo» (Ivi), cioè i Cristiani giudaizzanti, che pretendevano imporre la circoncisione e le tradizioni giudaiche (Paolo fa allusione alle norme alimentari, cf. 3,19), come se la redenzione operata da Gesù con la sua morte di Croce, fosse insufficiente alla salvezza. E continua: «Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi» (4,1).
Padre Nazareno Maria Mauri ( al secolo Michele Mauri ) è nato a Vallecorsa (FR ) l’8 aprile 1920.
E’ stato ordinato sacerdote il 10 aprile 1943.
Consegue la licenza in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana nel 1944 e la licenza in Sacra Scrittura nel Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1947.
E’ stato insegnante di Sacra Scrittura e di Lingue Bibliche nel Teologato Carmelitano Internazionale di Sant’Alberto in Roma dal 1959 al 1966.
Parroco a Santa Marinella di Roma, Priore del Collegio teologico carmelitano in Roma e del noviziato di Albano, vice parroco a Santa Maria in Trasportina e impiegato alla Segreteria di Stato Vaticana come addetto alla corrispondenza del Papa negli anni 1967-1970.
Nel 1970 diventa parroco di Santa Maria Regina Mundi in Roma e nel 1974 i Superiori accettano la sua domanda di partire per la Missione in Africa, dove resta fino al 2007, prima in Congo – Kinshasa, fino al 2003, poi nel Cameroun fino al 2007.
Dal 1980 al 2003 insegna Sacra Scrittura nei Seminari Maggiori di Bunia e Butembo ( Congo-Kinshasa ).
Richiamato dal Padre Provinciale in Italia, nel 2007 è stato inviato nel Convento di Lugo ( RA ) e, dal 2008, in quello di Forlì ( FC ), ove è stato Rettore della Chiesa del Carmine fino al 2015.
Il 5 Settembre 2015 è stato trasferito di nuovo nel Convento Carmelitano-Parrocchia S. Maria della Stella in Albano Laziale ( Roma ).INDICE
DEDICA E RINGRAZIAMENTI 5
INTRODUZIONE 7
Capitolo I – Vita e Attivita’ Apostolica 11
1.1. Infanzia e giovinezza 11
1.2. Il persecutore 12
1.3. “Afferrato da Cristo” (Fil 3,12).
L’avvenimento di Damasco 12
1.4. Primo viaggio apostolico (At 13,4-14,28) 16
1.5. “Il Concilio di Gerusalemme” (At 15,1-29) 17
1.6. Secondo viaggio apostolico di Paolo
(At 15,36-18,23a) 19
1.7. Terzo viaggio apostolico (At 18,23b-21,17) 23
1.8. Paolo, prigioniero per Cristo e il Vangelo,
in viaggio verso Roma 26
1.9. Il viaggio verso Roma e il naufragio
(At 27,1-28,15) 28
1.10. San Paolo a Roma (At 28,16-31) 31
1.11. Il martirio di San Paolo 32Capitolo II – La Vocazione – Conversione –
Missione di San Paolo 33
2.1. Introduzione 33
2.2. Lettura di At 9,1-19a: L’avvenimento di
Damasco 35
2.2.1. L’attività persecutoria di Saulo (9,1-2) 35
2.2.2. L’apparizione di Gesù Risorto (9,3-9) 37
2.2.3. Il discepolo Anania e il Battesimo di
Saulo (9,10-19a) 39
2.3. Riflessione spirituale e pastorale 41Capitolo III – Profilo Umano e Spirituale di
San Paolo 43
3.1. Profilo umano: carattere forte e ardente 43
3.2. Cuore pieno di amore e di tenerezza 45
3.3. Cuore pieno di sollecitudine 48
Capitolo IV – Paolo, Uomo Multiculturale 51
4.1. Paolo Ebreo 52
4.2. Paolo Greco-Ellenista 55
4.3. Paolo Romano 58Capitolo V – Profilo Spirituale di San Paolo
5.1. Paolo uomo di preghiera 65
5.2. Paolo uomo mistico 66
5.2.1. Fenomeni mistici di Paolo 66
5.2.2. Unione intima e profonda di Paolo
con Cristo 69
5.3. Paolo, uomo dall’impegno ascetico 72
5.3.1. Priorità della grazia in San Paolo 72
5.3.2. Impegno personale dell’Apostolo 74Capitolo VI – Paolo Maestro nella Fede 77
6.1. Gli inni cristologici 78
6.1.1. Ef 1,3-14: Il progetto del Padre per
la salvezza in Gesù Cristo 78
6.1.2. Fil 2,6-11: Lo spogliamento della
gloria divina di Gesù Cristo e la sua
esaltazione nella gloria 85
6.1.3. Col 1,15-20: Gesù Cristo,
primogenito nell’ordine cosmico e
nell’ordine soteriologico 93
6.1.4. 1Tm 3,16: Cristo Gesù, mistero
della pietà 99
6.1.5. L’irradiamento spirituale
dell’Ascensione 107
6.2. Le professioni di fede 109
6.3. L’ampia gamma delle verità di fede
nelle Lettere Paoline 111
6.3.1. Lettera ai Romani 112
6.3.2. Prima Lettera ai Corinzi 148
6.3.3. Seconda Lettera ai Corinzi 159
6.3.4. Lettera ai Galati 164
6.3.5. Lettera ai Filippesi 172
6.3.6. Lettera agli Efesini e Lettera ai
Colossesi 175
6.3.7. Lettera a Filemone 188
6.3.8. Prima e Seconda Lettera ai
Tessalonicesi 190
6.3.9. Lettere Pastorali 194
Capitolo VII – San Paolo Maestro di
Spiritualità 201
7.1. Annotazioni preliminari 201
7.2. L’esempio spirituale dell’Apostolo 202
7.3. Il fondamento della spiritualità paolina:
l’unione intima e vitale con Gesù Cristo 203
7.3.1. L’unione intima e vitale con Cristo
significata con l’uso di preposizioni 205
7.3.2. L’unione intima e vitale con Cristo nella
dottrina paolina del Corpo Mistico 206
7.3.3. L’unione intima e vitale con Cristo
nei Sacramenti 210Capitolo VIII – Ricchezza e Fecondità della
Spiritualità Paolina 225
8.1. La centralità di Cristo nella vita del
cristiano 225
8.2. Esempio e insegnamento spirituale di
San Paolo 226
8.3. Necessità prioritaria della grazia divina 228
8.4. Le virtù teologali secondo San Paolo 230
8.4.1. La fede 232
8.4.2. La speranza 243
8.4.3. La carità 252Capitolo IX – San Paolo Maestro di
Preghiera 269
9.1. Natura e caratteristiche della preghiera 269
9.1.1. La preghiera in Cristo 270
9.1.2. Preghiera nello Spirito Santo 272
9.2. Attitudini spirituali nella preghiera 274
9.2.1. Preghiera incessante 274
9.2.2. Preghiera universale 276
9.3. Varietà di forme della preghiera 283
9.3.1. La preghiera di adorazione 284
9.3.2. La preghiera di benedizione 287
9.3.3. La preghiera di ringraziamento 293
9.3.4. La preghiera di lode 295
9.3.5. Preghiera di domanda e di
intercessione 296
CONCLUSIONE 307
BIBLIOGRAFIA 311 -
Sr. Maria Mihaela Catana O.Carm., nata a Huşi, Romania, attualmente monaca carmelitana nel monastero di Carpineto Romano, licenziata in Teologia con specializzazione in Ecclesiologie pastorale.
Maria Maddalena de’ Pazzi è una delle più grandi mistiche (1566-1607), vissuta negli anni immediatamente successivi al Concilio di Trento. Propone una radicale novità interiore come radice di ogni possibile rinnovamento. Solo partendo dal cuore dell’uomo si può contribuire al rinnovamento dell’intero Corpo mistico di Cristo. Questa radicale novità è un vissuto cristocentrico da parte della Sposa Chiesa.
I modi di espressione e manifestazione di ciò che Maria Maddalena de’ Pazzi vive e sperimenta nella sua unione con Dio risentono certamente dei tempi e anche dei condizionamenti storici dell’epoca. Ciò nondimeno, è indubbio che quello che rimane attuale di lei non sono i fatti straordinari, ma la sua perseverante e fedele radicalità, l’amore creativo e dinamico che ha vissuto per il suo Dio ed in Lui per il prossimo. Essa ha trovato continua linfa in quell’ardente desiderio, che ha mostrato sin da piccola, di vedere la rinnovazione della Chiesa, sposa di Cristo.
Il Libro è stato curato e la Prefazione fatta da p. Bruno Secondin, Professore ordinario emerito della Teologia Spirituale, Pontificia Università Gregoriana,
Lo schema del libro:
CAPITOLO I
VITA SI SANTA MARIA MADDALENAAmbiente fiorentino
Il Carmelo «S. Maria degli Angeli»
L’infanzia
Un esperienza trasformante
La bellezza dell’amore anche nella prova
Il «nudo patire»CAPITOLO II
ASPETTI DOTTRINALILe opere
L’anima-trinità creata
La storia della salvezza e la Chiesa
I sacramentiRecensioni: Carmelus 2016/1
Mihaela Catana, monaca carmelitana romena del monastero di Carpineto Romano,è autrice di questo denso volumetto su S. Maria Maddalena de Pazzi (1566-1607) che, già dal titolo sintetico e profondo, si propone di offrire una sintesi del pensiero ecclesiologico della santa vissuta come sappiamo nell’atmosfera riformistica dominata, da un lato, dalla figura di G. Savonarola († 1498) e, dall’altro, dal grande evento del Concilio di Trento (1545-63). Difatti sono sostanzialmente queste le due linee di spiritualità e di pensiero che confluiscono nel pensiero della santa. Proprio la riforma della Chiesa era al cuore del pensiero della Pazzi che non esita a descrivere le famose 12 lettere ai personaggi più in vista della Chiesa del tempo incitandoli proprio a tale rinnovamento: lettere che forse non sono neppure giunte, ma che restano una valida testimonianza teologica. Dalla globalità degli scritti però sappiamo che la nostra santa non fa un discorso esteriore, ma la riforma deve partire dal suo monastero e da ogni religiosa e, in extenso, da ogni uomo. A conclusione del presente volumetto, l’autrice fa questa osservazione, a nostro avviso, basilare: “Maria Maddalena de Pazzi propone una radicale novità interiore come radice di ogni possibile rinnovamento. Solo partendo dal cuore dell’uomo si può contribuire al rinnovamento dell’intero Corpo mistico di Cristo” (p. 112). Si comprende allora come la monaca fiorentina è portatrice di un messaggio attuale ancor oggi,in quanto intriso di profetismo: i profeti e le profetesse di Dio svolgono appunto questo ruolo apparentemente destabilizzante del corso degli eventi per ricrearne uno nuovo e come a Dio piace.
La presente pubblicazione, che inizia con la Prefazione di P. Bruno Secondin (che ha dedicato alla santa un corposo volume sulla santa seguiti da molti articoli sulla Pazzi), è articolata in sette capitoli aperti però dalla preceduti da un’Introduzione e seguiti da una Conclusione a cui si aggiunge una Bibliografia ripartita in tre sezioni. Il proposito dell’intero testo è quello di offrire “una sintesi leggibile e una visione generale subito chiara e fruibile” (p. 9). Domina quindi un fine divulgativo, ma non superficiale, quanto piuttosto animato da vera partecipazione e passione da parte della nostra autrice e ben redatto.
I sette capitoli che seguono, rivelano infatti una grande chiarezza espositiva toccando i vari aspetti (biografico, dottrinale e spirituale, servendosi anche di sottotitoli nei singoli capitoli) della santa. L’interesse dell’autrice chiaramente è ecclesiologico – campo nel quale molte teologhe negli ultimi anni si sono specializzate (la stessa Sr. Mihaela è licenziata in questa materia) – ma ciò non riduce l’interesse e la breve indagine che, nell’economia del volumetto, l’autrice fa di altri aspetti guardati però attraverso quest’ottica ecclesiologica. In merito sono notevoli alcuni capitoli – ad es. il III (L’ameno giardino della Chiesa), il IV (La “Renovatione della Chiesa”) e i due capitoli finali (VI-VII) dedicati al Carmelo e a Maria – oppure alcuni temi di riflessione come, al capitolo V, il binomio Verginità e profezia (pp. 75-77), aspetto particolarmente presente nella ‘teologia al femminile’, ma che non esclude o pone in ombra altri ambiti di riflessione (cristologia, antropologia, morale, ecc.).
Molto appropriato appare, nella presente pubblicazione, l’uso dei testi della santa per i vari temi affrontati. Non appaiono illustrazioni salvo la riproduzione all’interno è in b/n della tela di Francesco Curradi risalente al 1626 (che figura nella copertina a colori) conservata nel Monastero di Firenze raffigurante il Cristo che comunica la santa.
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Raphael Tijhuis, nacque in Olanda ed entrò nell’Ordine Carmelitano quando aveva quasi venti anni. Emise i voti di professione semplice il 30 agosto 1933 e trascorse la sua vita con umiltà svolgendo servizio in Germania. Il 25 luglio 1940, mentre si preparava per la Messa venne arrestato dalla Gestapo e dopo aver subito cinque anni di vari campi di concentramento, finì i suoi giorni a Dachau. Per quanto penoso sia stato il suo viaggio da un campo all’altro, egli lo visse come una “purificazione” della propria fede, illuminato dalla misericordia di Dio facendogli acquisire un senso della presenza di Dio mai sperimentato prima o dopo.
Indice:
Curriculum Vitae di Fra Raphael Tijhuis – Una presentazione di Fra Raphael Tijhuis – Hanneke Veerman
Alcune osservazioni preliminari di Fra Raphael Tijhuis
Dalla cella del convento a quella del carcere
Abbandonarsi alla volontà di Dio
L’incontro con il terribile mostro “Morte”
A pochi passi dal crematorio
Il cielo assediato di preghiera
Nelle tenebre più profonde, una luce
Disperati e abbandonati
Spazio per il Mistero
Perché mai tutto questo, perché?Il campo di concentramento di Dachau
Il linguaggio dei lager
Sguardo retrospettivo:
“Il Paradiso si fa vicino a noi” -
Le Monache Carmelitane sono presenti stabilmente a Sutri dal 1452, anno in cui il papa Nicolò V, con la Bolla Cum Nulla, approvava ufficialmente la presenza dei Monasteri nei quali, le donne consacrate a Dio secondo il carisma carmelitano, potevano svolgere la loro vita di preghiera e lavoro. Abbracciata la Riforma Mantovana promossa dal beato carmelitano Battista Spagnoli, (secolo XV) e poi riassorbita nell’Ordine, le Monache hanno sempre cercato di approfondire nelle dinamiche di accoglienza reciproca, la sfumatura del carisma confermata dalla dedicazione di questo Monastero e della Chiesa alla SS.ma Concezione, già prima della proclamazione del dogma. Il desiderio di condividere la preziosa eredità ricevuta, ha portato gradualmente la Comunità ad organizzare incontri di spiritualità che con il tempo, sono divenuti incontri di formazione e di scambio di esperienze sulla vita eucaristica che si fa preghiera, in un contesto contemplativo che dialoga fraternamente con il contesto laico. Per la celebrazione del Cinquecentenario di S. Teresa d’Avila, è stata richiesta la nostra collaborazione per formulare schede formative utili al cammino del Terz’Ordine Carmelitano.
Accogliendo con gioia l’iniziativa, abbiamo immaginato un percorso semplice che potesse fornire spunti di approfondimento della spiritualità, partendo dalla straordinaria esperienza di questa Santa, “letta” al femminile e quindi presentata come Sorella vicina alla nostra sensibilità e alla nostra missione nella Chiesa. Questa pubblicazione è il frutto della sintesi di questo percorso.
indice: Santa Teresa di Gesù, Accogliere il Verbo, Epifania dell’amore, La vita in Cristo, Lo sguardo al Crocifisso, L’esperienza pasquale, La Fiamma di Santa Teresa, Nascosto con Cristo in Dio, In Missione per una Contemplazione che Evangelizza, In cammino verso la Patria Celeste.
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“L’avvenire ha i piedi scalzi” dice uno scrittore francese, volendo intendere che il futuro lo costruiscono i poveri; ma i poveri hanno bisogno di chi liberi la loro speranza, la organizzi, sappia disegnarne i percorsi concreti di realizzazione: questo è quanto ha fatto P. Lorenzo a Santa Marinella, in questa Chiesa degli ultimi della zona ‘Pirgus’. Convinto che Dio si è fatto ‘inquilino’ della persona umana e che lì bisogna cercarlo per adorarlo, ha testimoniato nella vita di ogni giorno che il volto di Dio è il volto dei poveri e lo ha riconosciuto, amato, promosso e servito nella sua povera gente, nei suoi ragazzi, nei suoi amici ebrei, dei quali non si è mai permesso di violentare le coscienze, avvicinandoli invece, con un dialogo delicato, rispettoso della diversità, liberante.