Informazioni Aggiuntive
Peso | 199 g |
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Dimensioni | 19 × 11.5 × 1.1 cm |
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La Expositio paraenetica in Regulam Carmelitanam, di cui viene qui presentata la prima traduzione italiana, è un trattato del beato Jean Soreth (1394-1471), «priore generale dei fratelli e delle sorelle della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo» – com’egli stesso si definiva. Egli fu alla guida dell’Ordine per venti anni (1451-1471) e, da uomo di notevole statura spirituale, spese la maggior parte del tempo per favorire e consolidare il benessere e la salute spirituale dei confratelli e delle consorelle.
Questo testo, come suggerisce il titolo, è un commentario alla Regola del Carmelo in forma esortativa: essa si situa nel contesto tardo-medievale di una riforma dell’Ordine, che in qualche modo ha dato un’impronta all’identità dei carmelitani nella prima modernità. E Jean Soreth fu una persona capace di iniziare un processo di riforma: si prodigò per individuare persone sensibili a incarnare il modello di vita carmelitana proposto dalla Regola e disponibili a mettersi in gioco.
Peso | 199 g |
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Dimensioni | 19 × 11.5 × 1.1 cm |
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Tra il 1625 e il 1627 venne celebrato a Licata un “processo” sui miracoli attribuiti a sant’Angelo carmelitano, il cui martirio, secondo la tradizione agiografica, sarebbe avvenuto proprio nella città affacciata sul Canale di Sicilia. In quel luogo, inoltre, sarebbe sgorgata una fonte d’acqua miracolosa, tuttora esistente, medium privilegiato di miracoli e guarigioni. I 113 testimoni interrogati ci consegnano un complesso affresco storico, in cui le vicende della peste che colpì la Sicilia nel 1624 e Licata nel 1625 si intrecciano con la storia della medicina e delle pratiche di guarigione messe in atto nel santuario, contribuendo a tratteggiare il contesto culturale e sociale della Sicilia di prima età moderna. Il volume propone un dettagliato studio degli atti del processo, analizzati da una prospettiva storico-culturale, e ne fornisce la prima edizione critica.
Exercise of Loving Solitary Spirits in their Solitudes is Sister Veronica’s first work of translation for Edizioni Carmelitane. In this set of 30 meditations, John of St. Samson invites us to listen in on his prayers of aspiration as we make our way through the liturgical year and through the various Mysteries of Christ and His Church.
Viviana Giglia, T.O.Carm., nata a Licata (Agrigento) il 3 aprile 1983, ha conseguito nel 2007 la Laurea come Educatore Professionale all’Università di Palermo. Impegnata nel sociale, in particolare per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, si è dedicata all’animazione del volontariato e al giornalismo locale in prospettiva di cittadinanza attiva. Nel 2014 ha ottenuto il secondo posto del premio letterario nazionale per racconti brevi “Un premio alla tua storia”, con il testo “Un legame profondo, inaspettato”. Il 14 luglio 2016 ha emesso la Professione nel Terz’Ordine Carmelitano. Nel 2019 ha pubblicato nella presente Collana per le Edizioni Carmelitane, l’autobiografia “Nata due volte”. È attualmente impegnata nell’ambito formativo del Terz’Ordine della Provincia Italiana dei Carmelitani.
Roberto Toni, O.Carm., nato a Modena il 24 novembre 1967, ha emesso la Professione nell’Ordine Carmelitano il 1° ottobre 1987 ed è stato ordinato presbitero il 1° maggio 1993. Ha conseguito la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma nel 1995. Ha vissuto nelle comunità carmelitane di Palermo, Roma e Bologna dove ha cercato di unire pastorale, studio ed alcune esperienze di docenza. È membro del gruppo di redazione di Horeb, rivista di spiritualità del Carmelo italiano, e coordina l’iniziativa della Lectio Divina in Santa Maria in Traspontina (Roma). Al momento è Priore provinciale della Provincia Italiana dei Carmelitani.
Sr. Maria Mihaela Catana O.Carm., nata a Huşi, Romania, attualmente monaca carmelitana nel monastero di Carpineto Romano, licenziata in Teologia con specializzazione in Ecclesiologie pastorale.
Maria Maddalena de’ Pazzi è una delle più grandi mistiche (1566-1607), vissuta negli anni immediatamente successivi al Concilio di Trento. Propone una radicale novità interiore come radice di ogni possibile rinnovamento. Solo partendo dal cuore dell’uomo si può contribuire al rinnovamento dell’intero Corpo mistico di Cristo. Questa radicale novità è un vissuto cristocentrico da parte della Sposa Chiesa.
I modi di espressione e manifestazione di ciò che Maria Maddalena de’ Pazzi vive e sperimenta nella sua unione con Dio risentono certamente dei tempi e anche dei condizionamenti storici dell’epoca. Ciò nondimeno, è indubbio che quello che rimane attuale di lei non sono i fatti straordinari, ma la sua perseverante e fedele radicalità, l’amore creativo e dinamico che ha vissuto per il suo Dio ed in Lui per il prossimo. Essa ha trovato continua linfa in quell’ardente desiderio, che ha mostrato sin da piccola, di vedere la rinnovazione della Chiesa, sposa di Cristo.
Il Libro è stato curato e la Prefazione fatta da p. Bruno Secondin, Professore ordinario emerito della Teologia Spirituale, Pontificia Università Gregoriana,
Lo schema del libro:
CAPITOLO I
VITA SI SANTA MARIA MADDALENA
Ambiente fiorentino
Il Carmelo «S. Maria degli Angeli»
L’infanzia
Un esperienza trasformante
La bellezza dell’amore anche nella prova
Il «nudo patire»
CAPITOLO II
ASPETTI DOTTRINALI
Le opere
L’anima-trinità creata
La storia della salvezza e la Chiesa
I sacramenti
Recensioni: Carmelus 2016/1
Mihaela Catana, monaca carmelitana romena del monastero di Carpineto Romano,è autrice di questo denso volumetto su S. Maria Maddalena de Pazzi (1566-1607) che, già dal titolo sintetico e profondo, si propone di offrire una sintesi del pensiero ecclesiologico della santa vissuta come sappiamo nell’atmosfera riformistica dominata, da un lato, dalla figura di G. Savonarola († 1498) e, dall’altro, dal grande evento del Concilio di Trento (1545-63). Difatti sono sostanzialmente queste le due linee di spiritualità e di pensiero che confluiscono nel pensiero della santa. Proprio la riforma della Chiesa era al cuore del pensiero della Pazzi che non esita a descrivere le famose 12 lettere ai personaggi più in vista della Chiesa del tempo incitandoli proprio a tale rinnovamento: lettere che forse non sono neppure giunte, ma che restano una valida testimonianza teologica. Dalla globalità degli scritti però sappiamo che la nostra santa non fa un discorso esteriore, ma la riforma deve partire dal suo monastero e da ogni religiosa e, in extenso, da ogni uomo. A conclusione del presente volumetto, l’autrice fa questa osservazione, a nostro avviso, basilare: “Maria Maddalena de Pazzi propone una radicale novità interiore come radice di ogni possibile rinnovamento. Solo partendo dal cuore dell’uomo si può contribuire al rinnovamento dell’intero Corpo mistico di Cristo” (p. 112). Si comprende allora come la monaca fiorentina è portatrice di un messaggio attuale ancor oggi,in quanto intriso di profetismo: i profeti e le profetesse di Dio svolgono appunto questo ruolo apparentemente destabilizzante del corso degli eventi per ricrearne uno nuovo e come a Dio piace.
La presente pubblicazione, che inizia con la Prefazione di P. Bruno Secondin (che ha dedicato alla santa un corposo volume sulla santa seguiti da molti articoli sulla Pazzi), è articolata in sette capitoli aperti però dalla preceduti da un’Introduzione e seguiti da una Conclusione a cui si aggiunge una Bibliografia ripartita in tre sezioni. Il proposito dell’intero testo è quello di offrire “una sintesi leggibile e una visione generale subito chiara e fruibile” (p. 9). Domina quindi un fine divulgativo, ma non superficiale, quanto piuttosto animato da vera partecipazione e passione da parte della nostra autrice e ben redatto.
I sette capitoli che seguono, rivelano infatti una grande chiarezza espositiva toccando i vari aspetti (biografico, dottrinale e spirituale, servendosi anche di sottotitoli nei singoli capitoli) della santa. L’interesse dell’autrice chiaramente è ecclesiologico – campo nel quale molte teologhe negli ultimi anni si sono specializzate (la stessa Sr. Mihaela è licenziata in questa materia) – ma ciò non riduce l’interesse e la breve indagine che, nell’economia del volumetto, l’autrice fa di altri aspetti guardati però attraverso quest’ottica ecclesiologica. In merito sono notevoli alcuni capitoli – ad es. il III (L’ameno giardino della Chiesa), il IV (La “Renovatione della Chiesa”) e i due capitoli finali (VI-VII) dedicati al Carmelo e a Maria – oppure alcuni temi di riflessione come, al capitolo V, il binomio Verginità e profezia (pp. 75-77), aspetto particolarmente presente nella ‘teologia al femminile’, ma che non esclude o pone in ombra altri ambiti di riflessione (cristologia, antropologia, morale, ecc.).
Molto appropriato appare, nella presente pubblicazione, l’uso dei testi della santa per i vari temi affrontati. Non appaiono illustrazioni salvo la riproduzione all’interno è in b/n della tela di Francesco Curradi risalente al 1626 (che figura nella copertina a colori) conservata nel Monastero di Firenze raffigurante il Cristo che comunica la santa.
“L’avvenire ha i piedi scalzi” dice uno scrittore francese, volendo intendere che il futuro lo costruiscono i poveri; ma i poveri hanno bisogno di chi liberi la loro speranza, la organizzi, sappia disegnarne i percorsi concreti di realizzazione: questo è quanto ha fatto P. Lorenzo a Santa Marinella, in questa Chiesa degli ultimi della zona ‘Pirgus’. Convinto che Dio si è fatto ‘inquilino’ della persona umana e che lì bisogna cercarlo per adorarlo, ha testimoniato nella vita di ogni giorno che il volto di Dio è il volto dei poveri e lo ha riconosciuto, amato, promosso e servito nella sua povera gente, nei suoi ragazzi, nei suoi amici ebrei, dei quali non si è mai permesso di violentare le coscienze, avvicinandoli invece, con un dialogo delicato, rispettoso della diversità, liberante.
This fourth and final volume by Fr. Redemptus Valabek, O. Carm. recounts the stories of eleven European Carmelites, including St. Edith Stein, OCD, St. George Preca, and Margaret of the Eucharist, TOC, and highlights their contribution to both the Order and the Church. The volume concludes with dedication to Fr. Valabek, who died in 2003.
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