Informazioni Aggiuntive
Peso | 387 g |
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Dimensioni | 24 × 17 × 1.2 cm |
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St. John of the Cross coined the phrase “dark night of the soul.” He stands at the forefront of authors who have plumbed the depths of human feelings of abandonment, bringing the light of the Gospel to hear on the perception of God’s absence in our loneliest hours. In his exquisite poetry, and precise prose explanations, we hear almost nothing about God’s Eucharistic presence. This book mines the biographical evidence available, and systematically studies all of
John’s writings to find his answer. “This eternal spring I long for; I see with this living bread.” (La Fonte, Stz. 13).
The Mystical Doctor comes to life in the stories his contemporaries told of him. Little known stories come to light, particularly his unfailing trust in Christ’s eucharistic presence and power in the face of a fire that threatened to destroy the monastery he lived in. We see his tender words to the Lord in the Eucharist in his final hours on earth.
Review of John’s writings show telling phrases and references that point towards the Eucharistic core of his spiritual life. Texts appear in several of his poems, in each of his treatises, his letters, and his “Saving of Light and Love.” Dr. Love collects this body of evidence from St. John’s life and writings and compares it with several recent papal writings on the Eucharist. Appearing in the midst of Eucharistic revival, this book invited the readers to participate fruitfully by reflecting on the words and example of St. John of the Cross.
Peso | 387 g |
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Dimensioni | 24 × 17 × 1.2 cm |
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Tra il 1625 e il 1627 venne celebrato a Licata un “processo” sui miracoli attribuiti a sant’Angelo carmelitano, il cui martirio, secondo la tradizione agiografica, sarebbe avvenuto proprio nella città affacciata sul Canale di Sicilia. In quel luogo, inoltre, sarebbe sgorgata una fonte d’acqua miracolosa, tuttora esistente, medium privilegiato di miracoli e guarigioni. I 113 testimoni interrogati ci consegnano un complesso affresco storico, in cui le vicende della peste che colpì la Sicilia nel 1624 e Licata nel 1625 si intrecciano con la storia della medicina e delle pratiche di guarigione messe in atto nel santuario, contribuendo a tratteggiare il contesto culturale e sociale della Sicilia di prima età moderna. Il volume propone un dettagliato studio degli atti del processo, analizzati da una prospettiva storico-culturale, e ne fornisce la prima edizione critica.
The Dutch Carmelite, philosophy professor and martyr Titus Brandsma wrote numerous letters and postcards to his family, a strikingly large number of which have survived. These letters and cards provide the reader with an interesting insight into his life and work. Through this correspondence, the nature of the relationships that Titus Brandsma maintained with the members of his family becomes visible. In addition, the reader gains first-hand knowledge of many personal, but also cultural, religious and professional experiences, thoughts and attitudes that Titus Brandsma told his family about in the course of his life. Furthermore, the reader becomes acquainted with an astonishingly wide private and professional network mentioned in the letters and cards, as well as with extensive and, for Brandsma’s time, unusual travelling.
In this volume, all preserved letters and cards are presented in chronological order and placed in their context. The correspondence to the family begins in 1895, at a time when the fourteen-year-old Titus was attending the Franciscan grammar school in Megen, and ends in 1942, when the sixty-one-year-old Titus was imprisoned in the Dachau concentration camp, where he died after a short stay.
During all these years, Titus had intensive contact with his family, discussed all important family matters with his parents and siblings, took part in joys and sorrows, advised his family on difficult decisions and also repeatedly wrote extensively about himself and what was on his mind.
P. Lucio Maria Zappatore, romano de Roma, (“monticiano”) è nato nel rione Monti. Entrato nell’Ordine Carmelitano è stato ordinato Sacerdote il 12.03.1967. Nello stesso anno ha conseguito la Licenza in S. Teologia alla Gregoriana in Roma, il diploma di Biblioteconomia alla B. Vaticana, frequentando poi il Corso biennale di Liturgia a S. Anselmo e il corso triennale di Musica Sacra. Ha frequentato per tre anni i corsi di pedagogia musicale sul metodo Kodàly ad Assisi, sotto la guida del M° Davide Liani. E’ stato Parroco in Roma, a S. Maria Regina Mundi a Torrespaccata, dal 1985 al 1997 e dal 2000 al 2016. Attualmente è Parroco di SS. Silvestro e Martino ai Monti in Roma. Dal 1997 al 2000 è stato a Trapani, nel Santuario dell’Annunziata, dove è stato Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. Nel 1975 ha fondato la “Associazione Piccoli Cantori di Torrespaccata” (A.P.C.T.), di cui è attualmente Presidente Onorario, coinvolgendo, nel corso di oltre 40 anni, migliaia di ragazzi nei corsi di Educazione musicale (anche nelle scuole), canto corale, pianoforte, chitarra classica, flauto, violino, danza classica e teatro con la collaborazione di numerosi artisti. Ha pubblicato vari canti per i fanciulli: le Messe “Oggi è festa” e “Il Signore è vita”, “Preghiere piccole” “Piccole gioie” e due recitals: “Viva le fiabe” e “Ma loro lo sanno che è Natale?”e la Messa per la Madonna del Carmine “Con Te, Maria”. Dal 2006 al 2014, su nomina della CEI, è stato Assistente Eccl. Naz. della Federazione Italiana Pueri Cantores. Ha pubblicato anche due libri: “Parrocchia è bello!” per l’editrice “Il pozzo di Giacobbe” di Trapani e “Educare i genitori per educare i figli… e viceversa” per le Edizioni Paoline. Ha pubblicato altri due libri sulla figura del Beato carmelitano Angelo Paoli. Ha scritto una serie di poesie in romanesco, dedicate agli ultimi tre Papi:“All’ombra der Cuppolone”, pubblicata dalle Edizioni Carmelitane. Per la poesia in dialetto romanesco ha vinto il 1° premio Ibiskos – Citta’ di Empoli , il 1° Premio Giovanni Paolo II – Città di Pompei e il premio Giosuè Carducci della Associazione “La Conca”. E’ Socio Onorario della “Accademia Giuseppe Gioachino Belli” e Socio Onorario della rivista “Romanità”.
E’ curatore del sito: www.materdecorcarmeli.it dedicato alla devozione alla Madonna del Carmine, dove si possono trovare tutte le informazioni intorno a questa devozione e i contatti con l’A.
“Maronna d’ ‘o Carmene!” è l’esclamazione più comune e immediata che sta sulla bocca di tutti, non solo dei napoletani e non solo dei devoti della Madonna.
In questo libro, P. Lucio è andato a cercare cosa si nasconde dietro questa esclamazione: qual è la sua storia, la sua natura, il perché di questa diffusione così popolare.
Ne è uscita fuori una ricerca affascinante che parte dal Monte Carmelo in Palestina, agli inizi del XIII sec., e si diffonde a poco a poco in tutto il mondo così da diventare una delle devozioni più popolari alla Madonna, raccomandata addirittura da Santi e da Papi.
Questo lavoro vuole essere un attestato di amore a Maria, presentando questa raccolta di canti e poesie, prima che il tempo li cancellasse dalla nostra storia e dalla nostra cultura religiosa.
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